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La FCC mira a impedire l’uso illegale delle auto connesse da parte degli autori di violenza domestica

La Federal Communications Commission studia misure per proteggere le vittime di abusi da tracking tramite le funzioni di connettività delle automobili moderne.

La Federal Communications Commission (FCC) è al lavoro per ideare un sistema di difesa efficace per le vittime di violenza domestica e sessuale dal tracciamento operato dai loro aguzzini attraverso le funzionalità connesse delle vetture odierne.

In un avviso di regolamentazione proposto diffuso recentemente, l’FCC ha richiesto alle industrie della produzione di veicoli e dei servizi wireless di descrivere nel dettaglio i servizi connessi alle auto, come il GPS, e di commentare su quali misure i produttori potrebbero adottare per proteggere le sopravvissute limitando l’uso che gli autori di violenza domestica fanno di questi dispositivi. L’annuncio rientra in un programma originato dall’atto Safe Connections Act, che ha incaricato l’FCC di assistere le sopravvissute alla violenza domestica nel proteggere le loro comunicazioni dagli abusi, separando ad esempio la loro linea telefonica da un piano di famiglia e mantenendo comunque il loro numero.

Negli ultimi anni, i produttori di veicoli hanno arricchito i servizi di comunicazione inclusi nelle automobili. Questi comprendono funzionalità come il GPS e l’avvio remoto, promosse come comodità, ma che possono essere utilizzate dagli aggressori per tracciare o molestare le loro vittime.

“Nessuna sopravvissuta alla violenza domestica e agli abusi dovrebbe dover scegliere tra rinunciare alla propria auto e permettere di essere pedinata e danneggiata da coloro che possono avere accesso a connettività e dati”, ha dichiarato in una nota la Presidente dell’FCC, Jessica Rosenworcel. “Possiamo – e dovremmo – fare di più per garantire che questi nuovi modi di comunicazione aiutino a tenere al sicuro le sopravvissute”.

Rosenworcel ha scritto ai produttori di automobili e ai fornitori di servizi wireless a gennaio, chiedendo ai settori di dettagliare i loro servizi di connessione e comunicazione pre-installati e le politiche o i processi esistenti per rimuovere l’accesso a tali servizi. Il fine è consentire alle sopravvissute di separare le loro linee da un conto condiviso con l’aggressore senza limitare l’accesso.

Inoltre, l’avviso richiede alle industrie della produzione di veicoli e dei servizi wireless di dettagliare se le regole dell’FCC emanate dal Safe Connections Act – come il requisito per un fornitore di separare le linee di una sopravvissuta e dell’aggressore due giorni lavorativi dopo una richiesta – rispondano completamente a queste preoccupazioni. C’è stata anche una certa critica riguardo all’obbligo per le sopravvissute di presentare documenti “certificanti” l’abuso, una procedura che può essere traumatica.

L’avviso arriva anche in un momento di crescente preoccupazione riguardo all’ampio spettro di usi e minacce derivanti da veicoli connessi. A febbraio, infatti, il Dipartimento del Commercio ha annunciato di essere alle prese con un’indagine sui rischi per la sicurezza nazionale derivanti dai veicoli connessi, in particolare quelli provenienti dalla Cina.