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Le vulnerabilità del protocollo HTTP/2: gli attacchi Continuation Flood

Scopriamo insieme in che cosa consiste la vulnerabilità recentemente scoperta del protocollo HTTP/2 che potrebbe favorire sofisticati attacchi DoS.

Le numerose sfaccettature della sicurezza online rappresentano una sfida continua per esperti, amministratori di sistema e sviluppatori. Tra queste, le vulnerabilità dei protocolli di rete occupano un posto di primo piano, in particolar modo per quanto concerne il protocollo HTTP/2. Di recente, si è messa in evidenza una specifica vulnerabilità di questo protocollo che potrebbe aprire la porta a sofisticati attacchi Cyber security di tipo “Denial of Service”, noti anche come DoS.

Notoriamente, nel corso degli anni, il protocollo HTTP, colonna portante del web, è stato soggetto a un’evoluzione fondamentale che ha portato dal HTTP/1.1 al moderno HTTP/2. Quest’ultimo, più rapido e efficiente, ha aperto però lo spazio a nuove vulnerabilità, tra cui quella relativa agli attacchi Continuation Flood.

Nello specifico, quest’ultimo tipo di attacco si basa sull’inondazione di un server con enorme quantità di frame di continuazione, provocando così un’alluvione di dati di difficile gestione e, conseguentemente, il sovraccarico del server e un possibile blocco dello stesso. Questa tipologia di attacco DoS rappresenta dunque un rischio reale per il funzionamento stabile e sicuro dei siti web.

Identificare e affrontare tempestivamente queste vulnerabilità è un compito fondamentale nel campo della cybersecurity. È fondamentale implementare meccanismi di sicurezza aggiornati e Monitorare costantemente l’attività del server, al fine di intervenire tempestivamente qualora si verifichi un attacco. Solo così si può realizzare un ambiente online sicuro e protetto.