Vai al contenuto

CISA rivelazione: nuova falla di sicurezza in SharePoint

Scopri come la CISA ha inserito una nuova vulnerabilità nel suo catalogo, riscontrando exploit attivi.

La Cybersecurity and Infrastructure Security Agency (CISA) ha recentemente segnalato l’aggiornamento del proprio catalogo di vulnerabilità note ed attivamente sfruttate, mettendo in luce un’insidia cibernetica che incide sul noto strumento collaborativo di Microsoft, SharePoint Server. Il CVE-2023-24955 si presenta come una vulnerabilità critica tramite la quale un attaccante potrebbe introdurre codice dannoso all’interno di un sistema indifeso.

La presa di coscienza di simili debolezze del sistema è primaria per sventare azioni nocive; questi punti deboli vengono spesso utilizzati come canale di attacco da parte di soggetti malintenzionati, e per gli enti governativi rappresentano una minaccia rilevante. In risposta a simili pericoli, lo scorso anno è stata stabilita la Binding Operational Directive (BOD) 22-01, la quale mira a ridurre il rischio connesso con le vulnerabilità note ed appositamente sfruttate. Tale direttiva impone alle agenzie del Federal Civilian Executive Branch (FCEB) di rilevare e mitigare i bug individuati entro un termine specificato, al fine di proteggere le reti.

Sebbene lo scopo principale della BOD 22-01 sia quello di tutelare le agenzie federali, la CISA incentiva tutte le organizzazioni a limitare la propria esposizione a potenziali cyber attacchi attraverso la pronta risoluzione delle vulnerabilità riportate nel catalogo. Questo processo dovrebbe essere parte integrante delle procedure gestionali delle vulnerabilità di ogni struttura. L’obiettivo dell’agenzia è quello di continuare ad aggiornare il catalogo con nuove minacce che rispettino determinati criteri di pericolosità.

È significativo notare come gli eventi recenti ribadiscano l’urgenza per le aziende di adottare una sensibilità maggiore nei confronti della cyber security. L’attenta supervisione delle vulnerabilità e la celere applicazione delle misure di mitigazione costituiscono l’essenza di una solida difesa informatica. La minaccia nascosta nel CVE-2023-24955 è un campanello d’allarme che sottolinea l’esigenza di mantenere le software infrastructure aggiornate e sicure.