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La PEC: motore della trasformazione digitale italiana

Un viaggio nei benefici economici e ambientali generati dalla PEC, fondamentale per la digitalizzazione dell’Italia.

La Posta Elettronica Certificata (PEC) rappresenta una delle pietre miliari del processo di digitalizzazione del nostro paese. Divenuta operativa nel 2005, la PEC ha segnato un passo avanti significativo verso una società più moderna e interconnessa, riducendo notevolmente l’uso di supporti cartacei e garantendo la legalità e la tracciabilità delle comunicazioni digitali.

Un recente studio condotto da IDC, in collaborazione con attori chiave quali Aruba, InfoCert-Tinexta Group e TIM Enterprise attraverso Trust Technologies, ha evidenziato i notevoli benefici economici e ambientali apportati dall’uso della PEC in Italia. Tra il 2008 e il 2022, l’impatto economico positivo generato dal suo utilizzo si aggira intorno ai 3,5 miliardi di euro. Inoltre, si prevede un ulteriore contributo economico di circa 2,5 miliardi di euro entro il 2026, con un incremento notevole di messaggi certificati prodotti dalle caselle PEC attive che si stima toccheranno la soglia dei 20 milioni.

Una sostenibilità misurabile

L’aspetto forse più sorprendente è dato dall’implicazione ambientale. La digitalizzazione dei servizi postali ha un riflesso diretto sui livelli di emissioni di CO2, con una stima che, entro il 2026, l’utilizzo della PEC comporterà la riduzione di ben 107 mila tonnellate di CO2. In termini di mobilità, ciò si traduce in un risparmio di 349 milioni di chilometri di percorsi evitati. Non meno rilevante è il risparmio di spazio di archiviazione, che si ridurrà di 1,7 milioni di metri quadrati, e il contributo alla salvaguardia degli alberi, con oltre 70 mila unità non abbattute grazie al minore utilizzo di carta.

Il successo della PEC in Italia, riconosciuto come il servizio di notifica a valore legale più diffuso in Europa, è testimoniato anche dai dati ufficiali forniti da AgID, con circa 15 milioni di caselle PEC attive e oltre 2,5 miliardi di messaggi scambiati solo nel 2022. Si dimostra così come la Posta Elettronica Certificata stia funzionando come un vero e proprio catalizzatore nell’ambito dei servizi digitali fiduciari, supportando il paese non solo in una dimensione puramente tecnologica, ma anche in termini di impatto sociale ed economico.

Un impulso alla digitalizzazione

La PEC non è solo uno strumento di comunicazione digitale, ma il suo utilizzo è indicativo della capacità di innovazione e della volontà di adottare un approccio più sostenibile alle interazioni quotidiane, sia nel settore privato che in quello pubblico. Al tempo stesso, questo strumento è da considerarsi un importante fattore di inclusione, facilitando l’accesso a servizi pubblici e aziendali ad un’ampia fetta di popolazione che, anche a distanza, può svolgere pratiche amministrative e legali in piena sicurezza e validità.

In definitiva, la PEC simboleggia una trasformazione radicale e un progresso costante verso un’economia digitale robusta, sostenibile e resiliente. Le sue prospettive future, se analizzate alla luce dello sviluppo e dell’evoluzione tecnologica attesi, sono ottimistiche e rappresentano un esempio significativo del ruolo che l’Italia può giocare sul palcoscenico europeo in termini di adozione e promozione di servizi fiduciari.