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La Rete Cinese di Ricerca Persone Meno Affidabile del Previsto

Scopri le insidie nascoste dietro le reti di ricerca persone: identità false e conflitti d’interesse.

Con l’avvento della digitalizzazione, i broker di dati si sono moltiplicati, offrendo servizi che promettono accesso illimitato a informazioni personali. Uno dei fenomeni più discussi è dalla rete cinese di ricerca persone, che sembra nascondere più di un segreto. Secondo investigazioni condotte, molti dei siti web focalizzati sull’identificazione di dati personali negli Stati Uniti sembrano avere origini dubbie, le cui entità di gestione sarebbero fasulle.

L’inganno dietro i servizi di ricerca persone emerge nitido quando si analizza un caso particolare come quello del sito TruePeopleSearch[.]net. Si tratta di una piattaforma che offre rapporti dettagliati sugli individui, che includono foto, fascicoli della polizia, controlli di background e molto altro. Tuttavia, una serie di indizi ha riportato alla luce che le identità dei gestori potrebbero essere completamente fabbricate. Ad esempio, l’imprenditorialità attribuita a una tal Marilyn Gaskell, citata come fondatrice del sito in questione, si è rivelata una costruzione mediatica senza fondo di verità.

Il fenomeno si estende in modo preoccupante. Sviluppatori e gestori di siti analoghi presentano storie e curriculum che sembrano scrupolosamente pianificati per nascondere un duplice obiettivo: generare commissioni affiliate e mascherare i reali conflitti d’interesse. Il meccanismo è semplice: queste persone, spesso inesistenti se non come entità fittizie, vengono citate in articoli a pagamento e storie scrupolosamente orchestrati al fine di rafforzare la credibilità delle piattaforme che gestirebbero.

La copertura mediatica su piattaforme come LinkedIn e articoli a pagamento su siti vari funge da cortina fumogena per la verità: spesso retroscena di queste operazioni sono server basati in Cina e registrazioni attraverso Alibaba Cloud di Pechino. Le conseguenze sono chiare: i consumatori sono indirettamente portati a fidarsi di fonti dubbia autenticità, e chi cerca la verità si ritrova ad affrontare un dedalo di mezze verità e menzogne.

La svolta investigativa su questi servizi di ricerca persone ha portato alla luce che aziende come Spokeo, Intelius e BeenVerified, popolari nel settore, hanno creato delle dinamiche che permettono potenzialmente a chiunque di “sbianchettare” rapporti di ricerca persone, lucrando sull’accesso alle informazioni personali altrui. Questi servizi, nel mentre, offrono lunghi percorsi di legittimazione delle richieste che spingono gli utenti ad accettare clausole che esonerano i fornitori da responsabilità di natura legali e regolamentari.

La questione si intreccia con le normative sulla privacy e sui rapporti di credito al consumo. Situazioni come quelle di TruthFinder e Instant Checkmate, sanzionate dalla Commissione Federale del Commercio degli Stati Uniti (FTC) per comportamenti ingannevoli, gettano un’ombra sul settore e sollevano necessità di tutela del consumatore più incisive. La FTC ha scoperto che queste aziende avevano implicitamente agito come agenzie di rapporto al credito (CRAs), nonostante la loro manifesta intenzione di evitare di essere classificate come tali.

Di fronte a un tale scenario, è inevitabile interrogarsi sulla legittimità e sull’eticità delle pratiche dei broker di dati, nonché sulla necessità di legiferare con leggi sulla privacy e la protezione dei dati personali che siano al passo con i tempi moderni. Con sempre più società di gestione della reputazione online che offrono di eliminare le informazioni personali dai motori di ricerca e dalle banche dati, il rischio è che alcune di queste possano essere “lupi travestiti da agnelli”.

Una sfida per la società odierna: i consumatori e i regolatori devono attrezzarsi per affrontare e contrastare la crescente sofisticazione di tali pratiche ingannevoli. Diviene cruciale intestardire per una tutela più efficace della privacy, rinforzare le policy di delega informazioni e la consapevolezza per i consumatori, evitando così di cadere nelle insidie di una rete sempre più allargata di interessi nascosti e identità contraffatte.