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Migliora la sicurezza IT con le policy di accesso condizionale

Sfrutta le policy di accesso condizionale gestite da Microsoft per un’identità digitale più sicura negli scenari aziendali.

L’aumento esponenziale delle minacce digitali sollecita le organizzazioni ad adottare misure di cyber security all’avanguardia per proteggere le proprie risorse e i dati aziendali. Un pilastro fondamentale in questo schema di protezione è rappresentato dalle policy di accesso condizionale gestite da Microsoft all’interno del Microsoft Entra ID, elementi chiave nel garantire una robusta postura di sicurezza delle identità digitali.

Queste policy automatizzate, annunciate nell’ambito dell’iniziativa Secure Future di Microsoft, offrono ai responsabili IT la possibilità di personalizzare il controllo dell’accesso alle risorse aziendali basandosi su fattori di rischio, modelli di utilizzo e configurazioni di policy esistenti. Ciò che emerge con prepotenza è l’importanza dell’autenticazione multifattore (MFA), capace di ridurre il rischio di compromissione fino al 99,2%, dato che le prime tre policy introdotte sono focalizzate proprio su questo tipo di protezione.

Particolare attenzione viene dedicata al monitoraggio dell’impatto delle policy, inizialmente implementate in modalità “report-only” per permettere ai responsabili IT di valutare le conseguenze prima di applicarle definitivamente. Il riscontro da parte degli utenti è stato tale che Microsoft ha deciso di non conteggiare più queste policy automatizzate nel limite massimo di policy di accesso condizionale creabili, agevolando così ulteriormente le organizzazioni.

Inoltre, se un’organizzazione dispone già di una policy effettivamente attiva che soddisfa o supera i requisiti delle policy di Microsoft, quest’ultime non verranno applicate automaticamente. Ciò consente una maggiore flessibilità e un migliore allineamento con le esigenze specifiche di sicurezza IT di ciascuna azienda.

Il feedback dei clienti ha giocato un ruolo cruciale nell’adattamento delle tempistiche: inizialmente previsto per 90 giorni, il periodo prima dell’applicazione automatica delle policy è stato esteso. Questo lascia ampio tempo alle organizzazioni per se adattare, personalizzare o disabilitare le policy prima che queste diventino effettive.

Una call to action chiarisce il percorso consigliato: i responsabili IT dovrebbero innanzitutto esaminare le policy disponibili, personalizzarle secondo necessità e, solo quando pronti, attivarle definitivamente. In questo contesto, Microsoft suggerisce una serie di passaggi specifici, tra cui l’aggiunta di esclusioni per account di emergenza e di servizio. Queste linee guida sono particolarmente utili per ottimizzare l’adozione delle nuove policy senza interferenze indebite sulle operazioni aziendali quotidiane.

La fonte originale di queste informazioni e ulteriori approfondimenti sulle policy di accesso condizionale gestite da Microsoft sono disponibili nella documentazione tecnica ufficiale e sul blog di Microsoft Entra, fornendo agli amministratori IT tutte le risorse necessarie per implementare con fiducia queste misure di sicurezza.