Vai al contenuto

Carta di Identità Elettronica e SPID per l’IT Wallet

La CIE diventerà il pass-chiave per i servizi digitali pubblici, mentra SPID consentirà accesso all’IT Wallet privato.

L’integrazione tecnologica sta avanzando e, con essa, anche il modo in cui i cittadini interagiscono con la Pubblica Amministrazione si sta evolvendo. La prospettiva di un’unica identità digitale, rappresentata dalla Carta di Identità Elettronica (CIE), si sta consolidando come una normativa a cui ci si dovrà adeguare in un futuro molto prossimo e che permetterà l’accesso a un portafoglio digitale pubblico, noto come IT Wallet.

Il Sottosegretario Alessio Butti ha delineato il quadro entro il quale si muoverà questo processo: entro il 2026 la CIE diverrà strumento indispensabile per accedere ai servizi digitali statali. L’intento è chiaro: semplificare la procedura di riconoscimento del cittadino eliminando progressivamente la frammentazione di credenziali diverse per servizi differenti. Un IT Wallet pubblico permetterà dunque di integrare documenti come patente di guida, tessera sanitaria e carta della disabilità in un unico repository digitale.

Tuttavia, l’SPID, Sistema Pubblico di Identità Digitale, non verrà accantonato. Esso assumerà piuttosto un ruolo compensativo, diventando lo strumento per accedere all’IT Wallet privato e gestire servizi meno istituzionali, ma non meno importanti, come ad esempio l’accesso ai servizi di trasporto pubblico o le sottoscrizioni culturali.

Una campagna di sensibilizzazione è stata lanciata per promuovere la CIE, enfatizzando la sua funzione di strumento garantito dallo Stato per l’accesso ai servizi pubblici digitali. Al centro degli sforzi c’è la creazione di un’applicazione che intende risolvere alcune problematiche emerse recentemente, così come rilevato dallo stesso Butti.

Nonostante gli sforzi compiuti e i significativi progressi rispetto agli anni passati, permangono alcune difficoltà per ottenere la CIE, soprattutto nelle zone dove i comuni forniscono appuntamenti dopo molti mesi. Tuttavia, la situazione non è uniforme e in molti comuni si riesce ad ottenere il documento in tempi brevi.

Un aspetto fondamentale di questa transizione verso dei servizi digitali integrati è la tutela della privacy e la sicurezza delle informazioni personali. Il Sottosegretario Alberto Barachini ha messo in luce l’importanza di avere uno strumento estremamente sicuro per la protezione dell’identità digitale. L’IT Wallet, accompagnato dalla CIE o dallo SPID, dovrebbe garantire al cittadino un rapporto semplice e sicuro con i servizi pubblici, coniugando la comodità dell’accesso digitale alla protezione dei dati personali.

L’obiettivo del governo e dei dipartimenti coinvolti è di far evolvere questo ecosistema digitale in modo che diventi sempre più sicuro, intuitivo e capace di interfaciarsi efficacemente con il cittadino, riducendo così ostacoli e complessità burocratiche nel rapporto tra individui e istituzione.