Vai al contenuto

Protezione dei Dati con Azure Entra e Azure Cognitive Search

Esplora l’importanza delle Azure Entra Security Groups nel limitare l’accesso ai dati sensibili tramite Azure Cognitive Search.

La capacità di salvaguardare i dati sensibili e riservati non è mai stata tanto essenziale come nell’era digitale di oggi, soprattutto per le organizzazioni che gestiscono informazioni critiche attraverso piattaforme come Microsoft Azure. Emerge sempre più la necessità di metodi sofisticati per controllare l’accesso ai dati, tanto nelle ricerche interne quanto nelle risposte fornite dai servizi di intelligenza artificiale.

I gruppi di sicurezza di Azure Entra rappresentano uno strumento indispensabile in questo contesto, in quanto permettono di limitare l’accesso a una specifica istanza di Azure Cognitive Search o all’uscita di OpenAI in base all’appartenenza a gruppi di sicurezza dell’utente. Implementare filtri di sicurezza negli indici di ricerca rende possibile che ogni utente visualizzi solo i dati che rientrano nei limiti delle sue responsabilità professionali, potenziando notevolmente la cyber security.

Un servizio come Azure OpenAI sta trovando applicazione nello sviluppo di chatbot interattivi e intelligenti, capaci di rispondere alle richieste degli utenti utilizzando dati propri. In questo scenario, è fondamentale avere la possibilità di filtrare i risultati della ricerca per garantire che l’informazione sensibile sia accessibile solo da personale autorizzato.

Per esempio, in un’organizzazione sanitaria, alcune informazioni, come i dati relativi alla salute dei pazienti (PHI), devono rimanere confidenziali e disponibili unicamente ai professionisti del settore come medici e infermieri. Utilizzando Azure Entra Security Groups, è possibile configurare i sistemi affinché i risultati delle ricerche siano filtrati e limitati ai soli membri del gruppo aventi le credenziali necessarie. Questo è reso possibile dal campo di filtraggio di sicurezza incluso nei documenti indicizzati, che associa ogni documento ai corrispondenti ID dei gruppi di sicurezza autorizzati.

Questo metodo prevede il passaggio per tre fasi essenziali: creare un indice contenente un campo per il filtraggio di sicurezza, includere gli ID dei gruppi di sicurezza autorizzati al momento dell’indicizzazione iniziale di ciascun documento, e fornire gli ID dei gruppi di sicurezza di appartenenza dell’utente per applicare il filtraggio di sicurezza ad ogni ricerca.

Nella pratica, le API REST e le SDK, come quelle in C#, offrono i mezzi per configurare tali indici e per eseguire ricerche che rispecchino le linee guida di sicurezza stabilite, attraverso una gestione dettagliata dei permessi basata sugli ID di gruppo. Così facendo, si tutelano i dati sensibili limitando l’accesso a determinati file solo agli utenti che possiedono le credenziali appropriate, in linea con le stringenti necessità imposte dalla privacy e dagli standard di sicurezza.

A chi fosse interessato a un’implementazione concreta di questi principi, i repository GitHub forniscono esempi pratici di come impostare i filtri di sicurezza utilizzando Azure Entra Security groups, che si dimostrano una risorsa preziosa e un punto di partenza essenziale per gli sviluppatori e gli amministratori di sistema.