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L’era della Disinformazione AI-Powered

Cittadini in causa per robocall AI: un campanello d’allarme sulla disinformazione tecnologica.

La disinformazione alimentata da intelligenza artificiale (AI) sta diventando un fenomeno sempre più preoccupante. Un caso emblematico arriva dal New Hampshire, dove tre elettori e la League of Women Voters hanno avviato una causa civile contro personaggi e aziende coinvolte in una campagna di robocall che utilizzava una voce artificiale indistinguibile da quella del Presidente Joe Biden.

Il fulcro della denuncia verte sulla presunta violazione della legge federale e delle leggi statali per il diritto di voto e la protezione dei consumatori. Con messaggi vocali automatici che sono stati inviati a migliaia di elettori, si sarebbe tentato di scoraggiarli dal partecipare alle urne durante le primarie Democratiche, in un’apparente violazione dell’atto di protezione dei consumatori nelle telecomunicazioni (TCPA).

Secondo gli autori della denuncia, la robocall avrebbe potuto disorientare soprattutto elettori meno esperti o al primo voto, suggerendogli di “salvare il loro voto” per le elezioni di novembre anziché esprimersi durante le primarie. La scelta del falso messaggio di Biden, quindi, non sarebbe stata casuale, ma mirata a generare confusione.

La compagnia telecom Life Corporation e un altro operatore telefonico, Lingo Telecom, sono stati identificati come responsabili per la diffusione del messaggio vocale. Le autorità federali e statali del New Hampshire e della North Carolina hanno in passato accusato Lingo Telecom di facilitare robocall potenzialmente illegali o fraudolente. L’accusa sottolinea in particolar modo l’affermazione di massima autenticità (A-Level Attestation) che avrebbe dovuto garantire l’origine licita dei messaggi.

Sembra che la voce artificiale sia stata creata su iniziativa di Steve Kramer, un consultante politico di lunga data, con l’aiuto di Paul Carpenter, un mago di strada. Kramer, dopo l’esposizione del ruolo suo e di Carpenter da parte di NBC News, ha sostenuto che la robocall avesse lo scopo di evidenziare come la tecnologia possa essere abusata per minare l’integrità delle elezioni statunitensi.

Il caso del New Hampshire rappresenta uno dei primi esempi concreti di audio deepfake impiegato per potenzialmente sopprimere il voto in un’elezione statunitense. Infatti, la Federal Communications Commission (FCC) ha stabilito all’unanimità che robocall enable all’intelligenza artificiale come quella in questione sono illegali secondo il TCPA.

Nei confronti di Life Corporation e Lingo Telecom non è ancora stata data risposta, mentre Kramer ha indirizzato le richieste di commento al suo portavoce, Hank Sheinkopf.

Questo episodio solleva preoccupazioni crescenti circa le modalità con cui l’AI può essere manipolata per sovvertire processi democratici basilari come le elezioni, sottolineando la necessità di una maggiore consapevolezza e regolamentazione nell’utilizzo delle tecnologie di disinformazione. È un appello forte a tutelare l’integrità del voto e ad agire contro la minaccia della disinformazione tecnologica avanzata.