Esaminiamo la presenza femminile tra i miliardari e le sfide di genere nell’economia mondiale.
Le statistiche globali rivelano una presenza sempre più marcata di donne miliardarie, con cifre che testimoniano sia il loro crescente ruolo nel panorama economico sia le sfide legate alla parità di genere. Analizzando la recente classifica diffusa da Statista, emerge come Françoise Bettencourt Meyers, legata all’emporio di L’Oréal, svetti all’apice con un poderoso patrimonio di 80,5 miliardi di dollari.
In questo panorama, il secondo gradino del podio è occupato da Julia Koch, con attività finanziarie valutate quasi in 60 miliardi di dollari, seguita dalla prospera eredità di Alice Walton, collegata al colosso dei supermercati Wal-Mart, che vanta un patrimonio di 56,7 miliardi di dollari.
Nella disamina geografica della distribuzione delle fortune femminili, gli Stati Uniti si confermano come la nazione con il maggiore numero di donne miliardarie, raggiungendo il dato imponente di 97. Non troppo distante si colloca la Cina, con 42 rappresentanti, seguita dalla Germania con 22. Più sorprendente è la posizione dell’Italia, quarta in classifica, che può vantare 19 donne nell’esclusivo club dei miliardari, tra cui spiccano Massimiliana Landini Aleotti del gigante farmaceutico Menarini e l’icona della moda Miuccia Prada.
È rilevante notare che anche se i valori patrimoniali delle donne miliardarie sono notevoli, c’è ancora un ampio divario rispetto agli uomini. Per esemplificare, Elon Musk al momento guida la classifica degli uomini più ricchi con un patrimonio stimato di 257 miliardi di dollari, cifra che eclissa abbondantemente quella della donna più facoltosa.
Nonostante l’incremento numerico di donne CEO nelle prime aziende mondiali, esse rappresentano ancora solo il 10% di tale categoria manageriale, rispecchiando così una disparità di genere persistente nel vertice dell’economia globale. La strada verso una piena parità sembra ancora lunga e costellata di ostacoli da superare.