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Italia: verso un regolamento sull’Intelligenza Artificiale

Il futuro dell’AI in Italia passa da un nuovo regolamento che il Governo si appresta ad adottare, influenzando il panorama digitale.

Il cammino dell’Intelligenza Artificiale (AI) in Italia sta per compiere un passo avanti significativo: le basi per una regolamentazione nazionale che incorpori le linee guida dell’AI Act europeo sembrano essere in dirittura d’arrivo. Un tessuto legislativo strutturato è essenziale per guidare lo sviluppo e l’utilizzo dell’AI in una direzione etica, sicura e vantaggiosa dal punto di vista socio-economico.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Alessio Butti, ha sottolineato che è in lavorazione un testo normativo il quale delineerà non soltanto le competenze di un regolatore esplicito, ma affronterà anche l’escalation dei contenziosi giudiziari. Altrettanto fondamentale sarà la questione del finanziamento, data l’impossibilità per l’AI di prosperare senza un adeguato sostegno economico. Il legame tra il mondo accademico e quello industriale verrà valorizzato, con l’obiettivo di promuovere un fertile scambio tra ricerca e mercato delle innovazioni.

L’evento CyberSec 2024 – la Cybersecurity nell’era dell’AI, a cui Butti ha preso parte a Roma, ha accentuato l’importanza della connessione tra cybersecurity e AI, entrambe considerate cruciali per la crescita economica e lo sviluppo sociale, oltre che per le prospettive occupazionali future. Nell’ambito di tale evento, l’attenzione è stata focalizzata sulla manifestazione che si terrà a breve, avendo lo scopo di raccogliere spunti e proposte da parte delle aziende coinvolte nel settore dell’AI.

Considerando la sfida di dotare l’Italia di una solida politica industriale in materia di AI, il Governo prospetta l’introduzione di un ambito di sicurezza tecnologica in cui le piccole e medie imprese potranno rientrare per tutelarsi. La realizzazione del cosiddetto Cloud europeo è stata messa in discussione, sottolineando la necessità di una protezione che si adegui alle esigenze aziendali attuali.

Infine, il Sottosegretario Butti condivide una visione ottimistica riguardo i traguardi fissati per il 2025, tra cui il lancio di almeno 150 progetti di AI già avviati dalla pubblica amministrazione. Questo impegno è parte di una strategia ambiziosa che collegherà in modo sempre più stretto la digitalizzazione e la cyber security con i processi pubblici.

Il Governo italiano si pone così verso un cruciale punto di svolta dove la politica è chiamata a fornire un quadro normativo all’altezza delle complessità dell’era digitale odierna. La politica dell’AI assume un ruolo chiave per plasmare un futuro tecnologico che sia inclusivo, sicuro e propulsore di innovazione.