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Il futuro dell’AI e la sua regolamentazione in Europa

Un’Europa pioniera nella regolazione dell’AI: scopriamo l’importanza di un quadro normativo definito.

L’era contemporanea è caratterizzata da un rapido sviluppo tecnologico in cui l’intelligenza artificiale (AI) è diventata un motore essenziale di innovazione e progresso. Il suo impiego varia attraverso diversi settori, dalla difesa alla sicurezza, fino alla ricerca applicata. In particolare, emerge il potenziale dell’AI nel risparmio di risorse economiche e nel suo contributo in campi critici come la sanità.

Nonostante i benefici, è importante sottolineare i rischi che l’AI comporta, soprattutto quando consideriamo l’uso improprio o manipolatore dei voluminosi dati che essa può raccogliere. Questa dualità mette in evidenza l’esigenza di una solida regolamentazione dell’intelligenza artificiale, a tutela della sicurezza dei dati e delle libertà individuali. L’AI Act, proposta dalla Commissione Europea, assume un ruolo di primo piano in questo contesto, cercando di delineare un assetto normativo che categorizzi e gestisca i rischi connessi all’uso dell’AI.

L’Europa si contrappone quindi come baluardo del regolamento in confronto con altre potenze globali che privilegiano un modello più lasco e meno regolato. L’approccio europeo enfatizza la tutela dei valori umani e dei diritti fondamentali, ponendo delle basi normative su cui modellare l’utilizzo responsabile dell’AI.

Gli Stati Uniti d’America, rappresentati dal recente ordine esecutivo di Biden, hanno iniziato a mostrare interesse verso una regolamentazione dell’AI che includa gli sviluppatori e le loro piattaforme nella cornice regolatoria, chiedendo una maggior condivisione dei sistemi con le autorità governative.

Nel panorama internazionale, l’Italia assume un ruolo chiave, con la presidenza del G7 e la predisposizione per ospitare discussioni ministeriali sull’AI. In questa veste, l’ACN dimostra un’attiva partecipazione, tanto in attesa di un disegno di legge del Governo, quanto nella promozione di un gruppo di lavoro congiunto, nell’ambito del G7, per lo sviluppo comune dell’intelligenza artificiale.